Si tratta di quattro donne e sei uomini che avevano organizzato un lucroso giro coinvolgendo tre minorenni
È stata la denuncia di una madre a far partire le indagini che hanno portato all’arresto di dieci persone accusate di sfruttamento della prostituzione minorile. La donna aveva notato strani comportamenti in sua figlia, appena 16enne. Frequentava cattive compagnie ma soprattutto non capiva l’origine di abiti e borse costose e serate in ristoranti di lusso. Nonostante la ragazzina fosse stata attenta, come le altre due, a non farsi scoprire, il cuore della madre è andato oltre. Ha chiesto quindi aiuto alla polizia di Bari che, dopo lunghe indagini, è risalita ai presunti responsabili, persone accusate di aver indotto, favorito, sfruttato e organizzato la prostituzione di tre 16enni tra Bari, Roma, Trani e Lecce. Ai domiciliari anche due clienti che, consapevoli della minore età delle ragazze, consumavano con loro rapporti sessuali in cambio di denaro. Nei guai anche un 45enne barese che gestiva la struttura ricettiva nella quale clienti e baby prostitute si incontravano. I fatti si sono consumati anche in alberghi di lusso tra le province di Bari e Bat a partire da ottobre 2021. Le minorenni erano state adescate ed introdotte nel mondo della prostituzione con la promessa di facili guadagni. Cosa che regolarmente accadeva visto che gli adulti erano disposti a pagare centinaia di euro pur di consumare rapporti con loro. Per gestire l’attività si utilizzavano utilizzate utenze telefoniche dedicate e annunci on line. Gli sfruttatori attendevano in stanze vicine a quelle in cui le minorenni si prostituivano per ricevere personalmente il denaro dai clienti e corrispondere alla ragazze la percentuale pattuita, pari al 50%.