Potrebbe riaprirsi il caso di Giovanni Camassa, l’agricoltore condannato in via definitiva all’ergastolo nel febbraio 2014 per l’omicidio di Angela Petrachi, la giovane mamma di 31 anni trovata uccisa brutalmente nell’ottobre del 2002 nelle campagne di Melendugno. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dal legale della famiglia, avvocato Ladislao Massari, contro le motivazioni con cui per la seconda volta la Corte d’Appello di Potenza aveva rigettato la richiesta di revisione del processo, chiedendo che fosse un’altra corte ad esprimersi. La richiesta è stata accolta nei giorni scorsi dalla Corte Suprema che ha stabilito che a decidere sul criterio di ammissibilità della richiesta di revisione del processo sia la Corte d’Appello di Catanzaro. Un piccolo spiraglio di speranza per i familiari di Camassa, che si è sempre dichiarato innocente. Dopo essere stato assolto in primo grado per non aver commesso il fatto, Camassa è stato condannato in appello al carcere a vita. Condanna poi confermata in cassazione.