L’inchiesta è nata dopo i violenti attentati dinamitardi del gennaio dello scorso anno
Dodici persone, undici italiani e un albanese, arrestate per spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione di
veicoli e mezzi commerciali, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e munizioni, nonchè la ricettazione di mezzi di provenienza illecita e di un’arma clandestina. Cinque sono finiti in carcere – Felice
Ciro Nardino, Daniele Gemma, Luca Grifa, Antonio Messere e Davide Palumbo -, due hanno ottenuto i domiciliari – Giuliano Conca e Sergio Montesano – altri tre hanno ottenuto l’obbligo di dimora e due l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’inchiesta, condotta dai carabinieri e denominata “Streaming” è nata dopo i violenti attentati dinamitardi del gennaio dello scorso anno, che colpirono anche alcuni esercizi commerciali di San Severo, provocando danni ingenti alle attività, mettendo in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica. I carabinieri nel luglio del 2022, arrestarono i due presunti esecutori materiali, un maggiorenne ed un minorenne, già condannati in primo grado per questi reati.
Felice Ciro Nardino, in quel periodo in regime di semilibertà, con alle spalle già diversi anni di detenzione carceraria, viene considerato il regista. Tra gli indagati anche il padre del minore condannato in primo grado per alcune delle esplosioni provocate ai danni di attività commerciali di San Severo.