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Foggia: costrinsero minori a prostituirsi, Cassazione conferma condanne

Vittima anche una minorenne incinta picchiata con calci e pugni

Condanna confermata per Febronel Costache di 52 anni, Poenita Chiriac di 51 anni, Solomon Costache di 31 anni e Mariana Raluca Iovanut di 32 anni, per i quali la Cassazione ha stabilito la “inammissibilità totale” dei ricorsi. I quattro, componenti dello stesso nucleo familiare, dovranno scontare complessivamente poco più di 50 anni di carcere per riduzione e mantenimento in stato di servitù, induzione e sfruttamento della prostituzione minorile e sequestro di persona ai danni di ragazze minorenni. La sentenza era stata emessa il 7 giugno dello scorso anno dalla Corte d’assise d’appello di Bari. I quattro furono fermati nel dicembre di cinque anni fa dagli agenti della squadra mobile di Foggia nell’ambito di un’indagine iniziata dopo il pestaggio di una ragazzina di etnia. La minorenne era stata aggredita con calci e pugni mentre era incinta al settimo
mese di gravidanza: alcuni giorni dopo l’aggressione perse il bambino. Fu allora che la vittima decise di denunciare riferendo agli investigatori che era stata costretta a prostituirsi nonostante fosse incinta e che le era stata prospettata anche la possibilità di vendere il suo bambino per 28mila euro.
Gli accertamenti investigativi rivelarono che numerose ragazze ancora  minorenni, provenienti da contesti familiari disagiati, venivano rinchiuse in baracche, bloccate dall’esterno con una catena e un lucchetto, picchiate per più giorni e costrette a prostituirsi per otto ore al giorno in cambio di un pacchetto di sigarette.

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