La decisione del gip del Tribunale, nell’inchiesta sul decesso del giovane chef napoletano scomparso all’alba del 16 agosto del 2017 alla periferia di Trani mentre tornava a casa a bordo della sua moto
Il gip del tribunale di Trani Lucia Anna Altamura ha disposto nuove indagini, fissando il termine di ulteriori sei mesi, nell’inchiesta sulla morte di Raffaele Casale, il giovane chef napoletano allievo di Antonino Cannavacciuolo scomparso all’alba del 16 agosto del 2017 alla periferia di Trani mentre tornava a casa a bordo della sua moto. Al termine dell’udienza in camera di consiglio è stata dunque rigettata la richiesta di archiviazione sulla base dei nuovi elementi portati all’attenzione della procura da parte della difesa della famiglia del ragazzo secondo la quale il tratto di strada dell’incidente nel quale il giovane ha perso la vita è sempre stato pericoloso e mai messo in sicurezza a causa anche del cordolo della pista ciclabile, senza escludere altre ipotesi, come quella di un sorpasso azzardato del conducente di una vettura poi svanita nel nulla. A detta del papà Felice quel giorno qualcuno avrebbe visto qualcosa ma non ha mai voluto parlare.