Al posto della tradizionale processione delle fracchie, la parrocchia dell’Addolorata organizzò un momento di preghiera sul sagrato
Assolto in appello il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla, imputato per omissione in atti d’ufficio per gli assembramenti del Venerdì Santo del 2020. Quella sera, al posto della tradizionale processione delle fracchie, la parrocchia dell’Addolorata organizzò un momento di preghiera sul sagrato, poiché la processione era vietata dalle normative anti Covid. Merla – difeso dall’avvocato Angelo Pio Gaggiano – era accusato di non aver interrotto gli assembramenti, con decine di fedeli. In primo grado, il tribunale di Foggia condannò il sindaco ad otto mesi, assolvendo due carabinieri – il comandante della compagnia di San Giovanni Rotondo e della stazione di San Marco in Lamis – e il parroco dell’Addolorata. La corte d’appello di Bari ha, invece, assolto il primo cittadino, perché il fatto non costituisce reato, come richiesto anche dalla procura generale. “Sono felicissimo perché ero certo di non aver commesso alcuna omissione. In 1200 metri quadri c’erano 34 persone, che furono tutte multate”.