Atto bipartisan, Melucci senza maggioranza
Si acuisce la crisi politica al Comune di Taranto, dove il sindaco Rinaldo Melucci non è più sostenuto dai partiti di centrosinistra che facevano parte della coalizione risultata vincente alle amministrative del giugno 2022, in seguito alla sua decisione di allargare la maggioranza a Italia Viva. I due consiglieri comunali del Pd Lucio Lonoce e Vincenzo Di Gregorio, che a dicembre avevano votato contro il
bilancio preventivo seguendo le indicazioni della segreteria regionale e di quella provinciale (a differenza di altri tre, poi segnalati agli organismi di garanzia del partito), hanno deciso di sottoscrivere la mozione di sfiducia contro il sindaco aderendo, così come fatto nei giorni scorsi dal consigliere Antonio Lenti di Europa Verde, alla richiesta dei consiglieri civici Massimo Battista e Luigi Abbate e del centrodestra (FdI,
Lega, Svolta Liberale e Forza Italia). Sarebbero state raccolte finora 12 firme e ne mancherebbe ancora una affinchè la mozione possa essere discussa in aula. Altri consiglieri, a quanto si apprende, avrebbero chiesto di modificare parzialmente il testo per aderire. “Insieme – sottolineano Lonoce e Di Gregorio, riferendosi a Melucci -abbiamo contribuito alla sua elezione, insieme abbiamo creduto nella necessità di portare avanti quel progetto per il bene della città. Nessuno potrà dire che non ci abbiamo messo passione e impegno, ma di fronte alla virata incomprensibile del primo cittadino, che – aggiungono – ha rinnegato il valore della comunità democratica che lo aveva abbracciato e sostenuto, che ha stravolto la rappresentanza popolare e ciò che era emerso dalle urne in così poco tempo e che ha portato la città a una condizione di instabilità e paralisi grave, riteniamo che quell’esperienza possa ritenersi conclusa”.
Lonoce e Di Gregorio, i due più suffragati in assoluto delle amministrative 2022, si “appellano al buon senso di tutti i consiglieri comunali che hanno davvero a cuore il bene della città, chiedendo loro di unirsi nella sottoscrizione e nel voto alla mozione per continuare a dare un futuro al nostro territorio”.