L’oncologo è stato sospeso dal servizio al Giovanni Paolo II
Quattro banconote da 50 euro ripiegate e consegnate in contanti. E’ la somma che Vito Lorusso, il primario chirurgo oncologo del Giovanni Paolo II di Bari, ha ricevuto da un paziente prima di essere arrestato in flagranza dalla polizia per concussione. Le indagini sono iniziate lo scorso 20 giugno, dopo la querela sporta dal parente di un paziente defunto, e sono state condotte con l’ausilio di telecamere e intercettazioni telefoniche e ambientali nello studio del medico, all’interno del presidio ospedaliero. Quando le forze dell’ordine sono entrate nel suo studio, Lorusso ha consegnato la somma, che è stata sequestrata. Durante le perquisizioni, anche in casa, sono stati trovati altri 800 euro in contati e materiale informatico. Al malato il primario ha assicurato che “si sarebbe fatto carico di leggere il referto della tac”, e che il 2 agosto lo avrebbe visitato lui perché “ci sarà la coda e io cerco di aiutarti”. Nel verbale si legge che il medico si vantava della propria competenza, denigrando l’operato dei suoi colleghi. Lorusso è stato sospeso dal servizio.