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Manduria, Bahtijari ucciso con metodo mafioso: formalizzate le accuse dopo le fasi preliminari

I tre, che sono finiti in carcere pochi giorni dopo l’omicidio, avrebbero picchiato, torturato, ucciso e poi provato a disfarsi del cadavere della vittima

Salgono a sei gli indagati nell’omicidio l’omicidio di Natale Naser Bahtijari, il 21enne montenegrino residente presso il campo sosta Panareo di Lecce, ucciso a Manduria la notte tra il 22 e il 23 febbraio scorsi. Il pm Milto De Nozza della Procura distrettuale antimafia di Lecce ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini a sei persone . Tre delle quali già in carcere, si tratta di Simone Dinoi e Domenico D’Oria di 23 anni e il 20enne Vincenzo D’Amicis, accusati di omicidio in concorso pluriaggravato, dai motivi futili, dall’aver praticato sevizie, dall’avere agito con crudelta’ e dal metodo mafioso e tentata soppressione di cadavere. Natale Naser Bahtijari, sarebbe stato torturato e ucciso nell’ambito di un regolamento di conti nel traffico di droga tra Lecce e Manduria. Il corpo del giovane venne rinvenuto per caso da un passante la mattina del 23 febbraio in una scarpata, lungo la strada per Oria.

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